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Nonostante poche aziende lo considerino, il rapporto peso volume è fondamentale per gestire al meglio i costi di trasporto: ecco come calcolarlo.

Leggi l’articolo di seguito o ascolta il podcast cliccando su:

Accade raramente che il rapporto peso volume sia motivo di confronto in fase di negoziazione. Nonostante questo coefficiente venga esposto nei listini prezzi presentati dai corrieri, solitamente nessun’azienda avvia una contrattazione su questo valore.

Siamo fortemente convinti che non contrattare il rapporto peso volume o la sua presenza in tariffa, sia un grave errore che inciderà negativamente sui costi di trasporto. Per comprendere l’importanza di questo fattore nelle prossime righe ti spiegheremo nel dettaglio:

● come nasce questo coefficiente;
● qual è il suo significato;
● come applicarlo;
● quanto può incidere sui costi aziendali.

Infine, ti forniremo 3 consigli utili per gestire al meglio questa variabile spesso impazzita e incontrollabile, capace di far lievitare esponenzialmente i tuoi costi di trasporto.

L’obiettivo di Farsi Strada è quello di fornirti tutti gli strumenti e competenze per districarti al meglio nella giungla del settore dei trasporti e della logistica. Tutte le informazioni che troverai nei prossimi paragrafi ti aiuteranno a conoscere ed a sfruttare al meglio il calcolo volumetrico.

L’UTILITA’ DEL RAPPORTO PESO VOLUME

Il rapporto peso volume nasce dall’esigenza del comparto logistica e trasporti di identificare un parametro standard utile a determinare i costi di ogni singola spedizione e di conseguenza i prezzi di vendita alla clientela.

Facciamo un esempio per rendere tutto più chiaro. Immagina di poter scegliere tra un compenso di €2 a kg per trasportare 10 sacchi di sabbia e lo stesso corrispettivo per trasportare 10 sacchi di piume. Quale carico sceglieresti? Molto probabilmente quello con la sabbia, in quanto il peso superiore di questo materiale rispetto alle piume ti garantirebbe un guadagno maggiore.

Il settore della logistica e del trasporto non può strutturare i propri costi e i prezzi di vendita sulla base del solo peso reale della merce, altrimenti rischierebbe di riempire i mezzi di tanta merce voluminosa e poco pesante (proprio come le già citate piume), incassando una cifra insufficiente per gestire la propria attività.

In alternativa dovrebbe accettare solo prodotti pesanti e poco voluminosi, ma a quel punto chi sarebbe disposto a trasportare il resto della merce di cui necessita il mercato? Per riequilibrare lo scompenso tra queste situazioni si è reso necessario stabilire un calcolo volumetrico basato sul rapporto peso volume.

CHE COS’E’ IL RAPPORTO PESO VOLUME?

Il rapporto peso volume (detto anche RPV) è un coefficiente che rappresenta la relazione tra il peso della merce e il volume che questa occupa. Il tutto è espresso in kg/m3.

Per convenzione il RPV nel :
• trasporto di container marittimi è pari a 1m3= 1.000 kg;
• trasporto su camion è pari a 1m3=333 kg;
• trasporto via aerea è pari a 1m3=167 kg.

Nel settore del trasporto su strada le quotazioni che solitamente vengono proposte ai clienti, riportano un rapporto peso volume massimo pari a 1/300kg, così come quello del servizio via aerea non supera il valore 1/167.

IL CALCOLO DEL PESO TASSABILE

La tendenza dei corrieri è quella di fatturare il valore più alto tra il peso reale della merce (ossia il suo peso effettivo) e il peso volumetrico, detto anche tassabile.
Che cosa si intende con “peso tassabile”?

Proviamo a calcolarlo insieme. Esistono due metodi per ottenere il valore del peso tassabile: uno, diciamo così, “tecnico-accademico”, nel quale si esprimono tutti i passaggi, e uno più immediato grazie ad una semplice formula.

Il metodo “tecnico-accademico”
Nel metodo “tecnico-accademico” si calcola prima il volume reale della merce. Mettiamo il caso di dover trasportare un pacco di dimensioni 50cmx30cmx40cm. I calcoli che dovremmo eseguire per arrivare al valore del peso tassabile sono i seguenti:

• la formula del volume reale è data da 50x30x40/1.000.000 = 0,06 metri cubi;
• in alternativa è possibile considerare le dimensioni in metri e non in centimetri. Di conseguenza, la formula sarà 0,5×0,3×0,4= 0,06 metri cubi;
• a questo punto procediamo con il calcolo del peso tassabile anche detto volumetrico;
• ipotizziamo che il tuo pacco di 50cmx30cmx40cm abbia un peso reale di 10kg
• supponiamo infine che il tuo fornitore abbia indicato sull’ offerta un RPV 250 (1/250) ossia 250kg per metro cubo.

Per calcolare il peso tassabile è necessario moltiplicare il volume reale per il rapporto peso volume offerto in tariffa. Quindi, 0,06X250= 15kg.

Questo significa che il tuo pacco di 10kg non verrà tassato per 10kg, bensì per 15kg, in quanto il corriere considera il valore più alto tra il peso reale e quello tassabile.

Al contrario, se il tuo peso tassabile fosse risultato 6kg (in virtù di una ridotta dimensione del collo oppure di un basso RPV), allora il corriere avrebbe applicato una tariffa sul peso reale della merce, ovvero 10 kg.

Il metodo veloce
Il metodo veloce viene spesso utilizzato per il servizio aereo, ma funziona benissimo anche per il trasporto via camion: prevede l’utilizzo di una formula con un coefficiente numerico ben definito.

Ripartiamo dall’esempio utilizzato nel paragrafo precedente. Quando, il rapporto peso volume è di 250, il coefficiente corrisponde a 4000. Quindi, la formula per il calcolo del peso tassabile sarà la seguente:
• 50x30x40/4000= 15kg

Come avrai notato, utilizzando questa formula non è necessario effettuare il calcolo del volume reale. Tuttavia, è importante sottolineare che nel metodo veloce le dimensioni del pacco devono essere sempre espresse in centimetri e non in metri.

Ogni rapporto peso volume ha il suo coefficiente. Qui, di seguito i più utilizzati:
• RPV 100 kg per metro cubo = coefficiente 10.000;
• RPV 166 kg per metro cubo = coefficiente 6000;
• RPV 200 kg per metro cubo = coefficiente 5000;
• RPV 250 kg per metro cubo = coefficiente 4000;
• RPV 300 kg per metro cubo = coefficiente 3333;

COME CALCOLARE IL PESO TASSABILE SU PIU’ COLLI?

Per calcolare il peso tassabile dell’intera spedizione è necessario essere a conoscenza del peso reale e delle dimensioni di ogni singolo collo per ottenere il volume reale. La somma dei valori consentirà di calcolare volume e peso complessivi, che verranno utilizzati per dedurre il peso tassabile secondo le modalità sopra elencate.

PERCHE’ IL RAPPORTO PESO VOLUME E’ ESSENZIALE PER RIDURRE I COSTI DI TRASPORTO?

La negoziazione del rapporto peso volume con il fornitore del trasporto è fondamentale, in quanto incide significativamente sui costi. Sovente però questo valore viene trascurato dall’azienda committente per due motivi principali:

• non si ha abbastanza tempo, voglia e le risorse necessarie per contrattare adeguatamente il valore del RPV. In più, c’è fiducia nei confronti del fornitore;
• non si ha ben chiaro che i listini che presentano il RPV possono essere completamente travisati.

Fidarsi delle tariffe proposte dal corriere significa lasciarli completa libertà di azione. Così facendo, ha la possibilità di fatturare un valore a suo piacimento. L’atteggiamento della società di trasporto può essere frutto di una discutibile etica professionale o magari semplicemente di una scarsa organizzazione interna, dovuta ad esempio all’incapacità di rilevare con precisione, pesi e volumi, tramite apparecchiature certificate.

Inoltre, è sufficiente che il trasportatore indichi in fattura pochi chili in più rispetto al dovuto per arrecare alla tua azienda un danno enorme. Infatti, il peso in eccesso, seppur contenuto, potrebbe determinare il “salto dello scaglione” e quindi all’applicazione del prezzo più alto.

La scelta del fornitore di trasporto non può basarsi sulla prima “facciata” della tariffa proposta: un rapporto peso volume non adeguato può alterare le tue stime trasformando un apparente “buon accordo” in un vero e proprio “disastro economico”.

3 CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL RAPPORTO PESO VOLUME

Il primo consiglio è considerare sempre il rapporto peso volume come il punto di partenza per le tue analisi sui costi di trasporto. Anche se spesso trascurato, rappresenta una voce fondamentale che può stravolgere l’ammontare delle tue uscite.

Il secondo consiglio è quello di dotarsi di strumenti di controllo efficaci per valutare la correttezza del coefficiente proposto dal fornitore. Pochissime imprese sono dotate di un sistema meticoloso capaci di incrociare i pesi e volumi rilevati in azienda con quelli fatturati dal corriere.

Questo capita perché:
● non hanno rilevato a monte i pesi ed i volumi dei propri prodotti ed imballi;
● non sono dotate di sistemi informatici, come ad esempio l’App di Farsi Strada, in grado di confrontare il peso effettivo con quello fatturato ed il valore fatturato con la tariffa concordata;
● hanno semplicemente sottovalutato l’impatto del rapporto peso volume sui costi aziendali.

Ricorda, che nonostante la stima, il rispetto e la fiducia alla base del rapporto con il fornitore, l’applicazione di un sistema di controllo efficace è determinante per evitare brutte sorprese. La modalità di applicazione di questa verifica dipende dall’organizzazione di ogni singola impresa e quindi va ridefinita caso per caso.

Il terzo consiglio è tenere sempre a mente che non è obbligatorio accettare una proposta tariffaria con un rapporto peso volume.

Ti assicuriamo che il corriere è assolutamente in grado di produrre una tariffa senza questo coefficiente. Se si rifiutasse, adducendo spiegazioni anche apparentemente sensate, nulla ti vieterebbe di cercare chi è in grado di soddisfare la tua richiesta.

Seguendo questo consiglio, ti troveresti una tariffa “pulita” (ossia priva di questa fastidiosa incognita del rapporto peso volume) e non dovresti fare alcun calcolo complesso per capire a quanto ammonta la tua spesa trasporti per singola spedizione.

Inoltre, chiedendo una tariffa senza rapporto peso volume, potresti fare un confronto tra le tariffe più facile e immediato. All’apparenza i listini prezzi privi del rapporto peso volume possono sembrare economicamente più gravosi. Tuttavia, le cifre proposte saranno reali e non subiranno variazioni in seguito all’applicazione del coefficiente.

Nel caso in cui il corriere non sia disposto ad offrire una tariffa priva del rapporto peso volume e tu non abbia né la voglia, né il tempo per cambiare interlocutore, ti suggeriamo di richiedere il più basso coefficiente possibile. Indubbiamente, il valore inciderà sui costi di trasporto, ma la volatilità del prezzo resterebbe comunque contenuta.

 

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